Tasse, sviluppo e sociale, Galati: un nuovo rapporto tra Stato e cittadino

“Lo Stato non deve essere più percepito come l’oppressore dei cittadini, dai quali ne carpisce le ricchezze e le amministra a suo piacimento. Va reimpostato il legame tra le parti, declinato sul binomio lealtà e trasparenza. Le tasse non servono a vessare imprese e famiglie ma a dare loro dei servizi e a creare le condizioni di uno sviluppo economico possibile”. Giuseppe Galati, candidato del Centrodestra al Senato nel collegio uninominale Campania 3, affronta quello che probabilmente è il tema principale di questa campagna elettorale: il rapporto tra i cittadini e il Governo centrale, considerato in ogni sua propaggine e sfaccettatura.

Anche oggi un lungo elenco di appuntamenti lo hanno portato a contatto con gli abitanti delle realtà locali. Tra le varie tappe, quella di San Potito, dove ha concluso la giornata con l’onorevole Pino Bicchielli, candidato al Senato di Noi con l’Italia nel collegio plurinominale Campania 1. “In questi giorni di campagna elettorale – dice Galati – io e gli altri candidati della coalizione stiamo girando l’Irpinia e le zone del nostro collegio illustrando alla gente il nostro programma. Un progetto chiaro e senza false promesse, rigorosamente basato su dati di fatto, esperienza e competenza. È da questo programma che ha l’unico obiettivo di rilanciare il nostro Paese, a cominciare dal Mezzogiorno, che ripartiamo”.

“Se gli elettori ci premieranno – continua l’esponente del Centrodestra – e saremo messi in grado di lavorare, daremo, ne sono convinto, le giuste risposte alle esigenze di politiche sociali ed economiche, soprattutto a cominciare dal Sud e dalle sue aree interne. I giovani vanno aiutati ad essere immessi nel circuito del lavoro, così gli garantiremo un futuro. Non si può dare assistenzialismo alle nuove generazioni, le condanneremmo. Per loro abbiamo elaborato un pacchetto di misure che trovano la svolta negli sgravi fiscali e contributivi alle imprese: per tre anni di apprendistato e altrettanti per chi assume con contratto a tempo indeterminato. Così saranno incentivate ad investire. In questo modo diamo vita a un meccanismo virtuoso che porta a uno sviluppo solido e concreto”.

“Un discorso diverso – spiega Galati – va fatto sugli anziani, ai quali vanno aumentate le pensioni minime, sui disabili che non possono più produrre, e quindi gli va riconosciuto un assegno maggiorato, e sulle casalinghe che a 67 anni, dopo una vita passata a fare le mamme e a gestire una famiglia, hanno il diritto ad una pensione. Tutto questo può essere coperto grazie all’aliquota unica, la flat tax, che eliminerà i grandi evasori e in pochi anni porterà a un gettito fiscale più alto di quello attuale”.

“Naturalmente – conclude – non c’è sviluppo senza sicurezza e questa passa per un potenziamento delle forze dell’ordine e una regolamentazione degli ingressi stranieri sul territorio nazionale. Va bene la protezione umanitaria per evitare vittime nel Mediterraneo, ma non si può tollerare di avere oltre 600mila clandestini in Italia che possono fare ciò che vogliono. Per questo vanno siglati accordi nuovi e diversi con i paesi di origine di questo drammatico fenomeno migratorio”.